Smentita a diffamazioni di Klaus Davi

Archi, periferia settentrionale del Comune di Reggio Calabria. Un territorio sempre bistrattato da qualunque amministrazione comunale insediata, depauperata della reputazione dalla becera stampa di regime. E purtroppo, come in ogni altro luogo di questo pianeta, trattata male – anche – da alcuni residenti. Ma i problemi della nostra sperduta periferia sono tanti e non sarebbe opportuno farne un elenco. Pochi, forse, conoscono invece delle realtà che meriterebbero particolare attenzione, perché Archi non si è mai messa in ginocchio davanti a nessuno, perché i residenti hanno sempre dimostrato che la dignità vale più di mille articoli di giornale, di mille immagini televisive, di mille sproloqui di gente ignorante. E continua a farlo. Uomini dello Stato, della Legge, delle Forze dell’Ordine, che abitano nel territorio; ma anche genitori che si svegliano all’alba per andare a lavorare con umiltà e onestà oppure realtà associative che si adoperano per il sociale, per il recupero del territorio che ha toccato – e continua a toccare – punti critici di degrado. Ma nessuno scrive o pubblica nulla a riguardo, chi ha gli strumenti di visibilità per poter dimostrare il degrado di Archi non lo fa o fa finta di non vedere; nonostante la nostra associazione si sia sempre battuta per il recupero sociale e del territorio, per l’ambiente, l’ecologia, lo sport, le attività del tempo libero e molto altro senza essere mai aiutati. Solo oggi veniamo a conoscenza di qualcosa di davvero sconvolgente, il signor Klaus Davi, entra nella nostra pagina facebook [QUI] e pensando di fare mossa astuta prende il nostro logo per farne un uso di quelli più spropositati che si possa mai fare: lo utilizza per una trama fine ai suoi interessi. Ma questa volta l’ha fatta grossa, ha toccato il vero cuore di Archi,  fatta di gente della quale abbiamo scritto poc’anzi, gente che porta la divisa, che serve umilmente lo Stato, che si sacrifica per rendere la vita dei propri figli quanto più dignitosa possibile. Noi non ci stiamo a subire queste diffamazioni, perché il signor Davi ben conosce la nostra realtà, considerato che è entrato nella nostra pagina facebook per prelevare il logo, un logo che rappresenta il simbolo della purezza morale ora viene infangato e oltraggiato come se fosse il simbolo della malavita. Una malavita che a noi non ci riguarda e dalla quale ci teniamo ben distanti perché la nostra realtà associativa è composta da gente che disconosce la logica della criminalità, perché noi, ogni giorno, con i nostri gesti, la combattiamo come meglio possiamo, perché tra noi ci sono figli i cui padri onorano la divisa facendo rispettare la legge, madri e padri che educano i propri figli alla legalità e al rispetto per il prossimo. Adesso Basta! É giunta l’ora che si ponga fine a questa macchina del fango.
Il Popolo di Archi