Il Parlamento ha recepito la nostra proposta sul ripristino delle Circoscrizioni, ma l’incapacità di questi politicanti locali le terrà ancora chiuse

Dopo anni di battaglie per il ripristino delle Circoscrizioni e la riapertura degli uffici decentrati comunali con i servizi base nella Decima Circoscrizione di Archi il nostro Comitato di quartiere si può ritenere soddisfatto, in attesa della fase attuativa della legge di bilancio 2023 che prevede il ripristino delle Circoscrizioni.

Sul percorso normativo e storico delle Circoscrizioni abbiamo già detto e scritto abbastanza (qui), così come sulle nostre battaglie di questi anni (qui) per impedirne la chiusura (qui); abbiamo più volte fatto delle relazioni approfondite presso le commissioni consiliari del Comune di Reggio Calabria: la prima riguarda la nostra contrarietà a cedere l’edificio storico della Decima Circoscrizione al Centro per l’Impiego (qui); la seconda per ribadire l’assoluta necessità affinché le Circoscrizioni vengano prontamente ripristinate (qui e qui); quest’ultimo intervento è stato preceduto da un’assemblea popolare ad Archi (qui) nella quale sono state coinvolte associazioni, esercenti, professionisti, pensionati e liberi cittadini.

Va precisato che il ripristino delle circoscrizioni, grazie all’emendamento del deputato Francesco Cannizzaro, è ancora nella fase programmatica; pertanto dovrebbe esserci una fase attuativa, per la quale siamo molto scettici per delle semplicissime ragioni: gli attuali politicanti del Palazzo Comunale non hanno mostrato mai interesse per le periferie, per i servizi degli uffici decentrati comunali, per gli organi circoscrizionali e, dulcis in fundo, l’ultimo scivolone sull’imbarazzante veto alla mozione presentata dal consigliere comunale Demetrio Marino per istituire uno sportello prioritario nelle Circoscrizioni dedicato ad invalidi, donne incinta, anziani e persone fragili; il parere contrario prima e la fuga dall’aula consiliare poi hanno consentito che la mozione venisse comunque approvata. Non dimentichiamo il pesante fallimento sul bando pubblico per le nuove assunzioni che non permetterebbe il ricambio generazionale e il potenziamento della macchina amministrativa, che andrebbe a dare linfa vitale proprio al personale da utilizzare nelle circoscrizioni.

Mentre i politicanti del Palazzo Comunale tentano goffamente di dimostrare capacità e lungimiranza per la città del futuro le circoscrizioni continuano ad essere depotenziate e avviate alla chiusura; questa situazione è figlia dalla barbarie politica che sta attanagliando Reggio. L’augurio è che questo nuovo Governo Nazionale possa portare aria pulita e ci auguriamo che il primo ad essere salvato da queste intemperie sia proprio il Comune di Reggio Calabria. Non c’è altra via d’uscita per spezzare un sistema delinquente fatto di corruzione e malaffare politico che ha portato la città di Reggio sull’orlo di un precipizio. Bisogna iniziare a ragionare in ottica di ricostruzione e ci vorranno anni prima che questa fase sia completata, purtroppo i nostri figli pagheranno caro questi disastri.